Avete mai sentito parlare di White Hat Seo e Black Hat Seo? Beh sono un po’ come Jedi e Sith in guerre stellari, la Forza ed il suo lato Oscuro, pieno di poteri ma anche di insidie.
Il Black Hat Seo è costituito da tutte quelle tecniche estreme per un posizionamento rapido e potente, che però rischiano di portare un sito ad essere addirittura bannato dai motori di ricerca. Di contro il White Hat Seo è costituito da tutte le tecniche per così dire “legali”, gradite ai motori di ricerca, che portano un sito a posizionarsi lentamente ma in modo durevole e senza rischi.
Un po’ come il diavolo e l’acqua santa queste due scuole di pensiero sul tema Seo si sono date battaglia nel corso degli anni, ed ancora oggi entrambe hanno i loro sostenitori.
Il Black Hat Seo è sempre stato “combattuto” dai motori di ricerca, che sono sempre andati alla ricerca di algoritmi sempre più precisi di posizionamento, per permettere agli utenti che effettuano una ricerca di ottenere risultati attinenti a quello che cercano, introducendo via via nuove variabili per posizionare un sito, in modo da eliminare tutti quei siti privi di contenuti interessanti, posizionati solamente con tecniche ambigue, poco curati ed aggiornati.
Mentre il Black Hat Seo è andato sempre alla ricerca di metodi per “aggirare” i controlli dei motori di ricerca, il White Hat Seo ha seguito i dettami dei motori, cercando di rendere i siti sempre più user-friendly, leggibili, ricchi di contenuti, usabili e di conseguenza posizionati.
Le principali tecniche che il Black Hat Seo ha utilizzato nel corso degli anni sono:
- Doorwaypages: pagine html altamente ottimizzata per una o più parole chiave in modo che i motori di ricerca ne indicizzino e posizionino i contenuti, che però effettuano un redirect istantaneo ad un’altra pagina o un altro sito, in parole povere sono pagine che non vengono percepite dagli utenti, i quali vengono rimandati subito al sito che le utilizza.
- Testo e Link Nascosti: inserire nelle pagine che si intende posizionare del testo scritto appositamente per il Seo e link a pagine altamente ottimizzate, testo e link resi però non visibili all’utente attraverso i Css o altre tecniche.
- Cloaking: pagine create appositamente per i motori di ricerca, differente da quella che viene invece vista dagli utenti. In breve, quando viene identificato uno spider all’interno del sito, uno script gli mostra una versione differente della pagina web.
Al contrario il White Hat Seo segue tutte quelle tecniche atte a posizionare il sito nel medio-lungo periodo e a mantenere il posizionamento acquisito nel tempo.
Si può tranquillamente dire che il White Hat Seo sia la strada giusta, tuttavia anche il Black Hat Seo continua ad avere una certa diffusione e ad evolversi continuamente a seconda delle evoluzioni introdotte da Google & Co.
Se avete dubbi, domande o appunti da fare, come sempre commentate!
A presto!